Roberto Saviano è arrivato in Ciociaria, ieri 9 dicembre 2020 attraverso una diretta Instagram.
L’evento è nato con il patrocinio del Sistema bibliotecario della Valle del Sacco, in collaborazione con alcune delle principali scuole del territorio.
Roberto Saviano ha parlato con gli studenti delle scuole superiori del suo ultimo libro, «Gridalo!» appena pubblicato dalla Bompiani. Alcuni studenti, dopo averlo letto, hanno avuto la possibilità di porre alcune domande direttamente all’autore e scambiare con lo stesso le proprie opinioni.
Dopo il successo mondiale di Gomorra e di Zero Zero Zero, dopo i romanzi di culto La paranza dei bambini e Bacio feroce, Saviano nel suo ultimo libro sceglie di parlare direttamente ai ragazzi. Lo fa immaginando di incontrare, fuori da una scuola, il sé stesso 16 enne. E di volerlo aiutare nel suo cammino verso la vita. Decide di farlo raccontandogli storie di donne e di uomini diversi. Esempi positivi e negativi. Storie di coraggio, di giustizia, pretesa e spesso negata. Con un tratto comune: l’esigenza di alzare la voce per chiedere verità e giustizia. Molto spesso, pagando di persona per questo coraggio.
«Gridalo!» nasce da qui. Dalla voglia di spiegare ai ragazzi di oggi che per farsi sentire, spesso, bisogna urlare.
Saviano lo fa scegliendo esempi importanti. Ipazia, Pasolini, Giordano Bruno, Martin Luther King; ma anche Goebbels, o Hulk Hogan. Con una morale di fondo:
«Non occorre essere santi per lottare. Le contraddizioni, le debolezze non ci fermano come non hanno fermato le donne e gli uomini che popolano queste pagine. Questo libro è una mappa fatta di storie, che non vogliono insegnarci niente, tanto meno a non sbagliare. Ma una cosa la pretendono: aprirci gli occhi. Al ragazzo fuori da scuola, a tutti i ragazzi vogliono raccontare come le loro madri, i loro padri, i loro fratelli maggiori sono caduti e si sono rialzati. Agli adulti vogliono ancora scaldare il sangue, restituire la voglia d’indignarsi, di ritrovare la rabbia giovane».