EBook Gratuiti Quinta Settimana

Ti suggeriamo 8 titoli – quinta settimana

#labiblioteca ce l’ho sempre vicina

Siamo arrivati alla quinta settimana in compagnia dei nostri suggerimenti di lettura. Ecco gli otto titoli che ti presentiamo attraverso i loro abstract. Ti ricordiamo che grazie al Sistema Bibliotecario Valle del Sacco puoi scaricare gratuitamente questi libri in formato ebook. Leggi qui come fare.

Rime indovinelle

di Bruno Tognoli

Con che cosa si indovina in questo libro, con la rima o con l’indovinello? Sono Rime Indovinelle: con tutti e due! L’indovinello intero parla alla mente, con la mente si ragiona e si indovina (se si indovina…). L’ultimo verso parla all’orecchio: si dice la rima che viene in orecchio, e si indovina. Bisogna leggere a voce alta, meglio in molti, indovinare, e poi tornare indietro per vedere se è giusto. E per godersi la poesia.

Un canguro alla porta

di Eshkol Nevo

Il bestseller per bambini di Eshkol Nevo, autore della Simmetria dei desideri

« Una boccata d’aria fresca. È uno dei libri per bambini più delicati degli ultimi tempi»
Haaretz

SI PUÒ MISURARE IL TEMPO IN CANGURI?
Sì, se suonano alla porta per saltellare e ballare e ballonzolare con te quando hai bisogno di far passare unʼintera settimana in attesa che il tuo papà torni da un lungo viaggio. E ci saranno molte altre sorprese, perché il tempo passa più in fretta con la fantasia e con l’amore di chi ti vuole bene…

Le colpe degli altri

di Linda Tugnoli
Ogni vita nasconde un segreto. Ogni luogo cela un mistero. Ogni morte racconta una storia

La forma a ventaglio e il colore tipico di quel periodo autunnale, un giallo così acceso da sembrare innaturale. Impossibile sbagliarsi, per un giardiniere come lui: è una foglia di Ginkgo Biloba. Ed è la seconda cosa fuori posto che Guido nota in quel giardino trascurato, parte di una grande villa abitata solo per due settimane l’anno, in agosto. La prima, invece, è stata una ragazza bionda stesa a terra, con indosso un elegante vestito lungo, dello stesso punto di blu dei suoi occhi spalancati sul nulla.
Forse per colpa di quel colore che lo riporta a un passato mai dimenticato, o per quella foglia inconfondibile in un giardino senza alberi di Ginkgo Biloba – un dettaglio che Guido, per qualche strana ragione, non segnala alla polizia –, o magari per quel sentore di un profumo antico e familiare che solo lui, grazie al suo olfatto finissimo, ha percepito sulla scena del delitto, comunque sia quella ragazza sconosciuta e il suo triste destino diventano quasi un’ossessione per Guido.
Sebbene abbia svariati motivi per mantenere un profilo basso, non resiste alla tentazione d’intraprendere una sorta d’indagine clandestina parallela a quella ufficiale. E il punto di partenza è proprio la foglia di Ginkgo Biloba. Perché lì, in Valle Cervo, in alcuni giardini privati in effetti ci sono degli alberi di Ginkgo. Guido inizia così un pellegrinaggio nei luoghi che lo hanno visto nascere e da cui se n’era andato per cercare fortuna in Francia, ma dov’è tornato da qualche anno per ritrovare una certa tranquillità. Una valle dimenticata dal resto del mondo e in cui pare che il tempo sia sospeso, una valle dove tutti parlano poco e non succede mai nulla.
Ma dove sono nascosti segreti che non è più possibile tenere sepolti…

La pista magica: e altri racconti

di Grahame Kenneth

Una raccolta di fiabe e ricordi d’infanzia da uno dei massimi scrittori inglesi per ragazzi, capace di far sognare i bambini e commuovere gli adulti. Dapprima un rumore sordo di zoccoli ci provocò un brivido lungo la schiena; poi vi fu un fragore di cimbali, un tintinnio di campane, un ruggito di applausi ed ecco che Carolina era in mezzo a noi. Correva lungo la pista, sinuosa, ora eretta, altera e radiosa, ora rannicchiata sulla criniera ondeggiante del cavallo; si dondolava e dimenava, come plasmata dal ritmo infernale della banda. La frusta maestosa del domatore in frac teneva il tempo insieme ai colpi di pistola; le sue grida di guerra, che si udivano forti e chiare sopra la musica, infondevano nel sangue il desiderio di grandi imprese, mentre Carolina, ridente ed esultante, saltava nei cerchi di carta, sfondandoli a uno a uno. Inventare un rituale segreto in omaggio al proprio eroe, fuggire dalle piccole grandi delusioni quotidiane e vivere una vita avventurosa nei panni di un generale, di un pirata o perfino di un monaco, passeggiare mano nella mano con una nuova amica in palazzi da fiaba dove si può avere tutto ciò che si vuole, rimanere estasiati di fronte alla magia del circo, intraprendere un viaggio mirabolante nei mari del Sud… questo e molto altro vi può capitare, se lasciate correre libera l’immaginazione. I cinque racconti di Kenneth Grahame contenuti in questo volume ci conquistano subito per l’inventiva e l’ironia a tratti irresistibile, ma soprattutto perché non possiamo non identificarci con i loro protagonisti, ritrovandoci insieme a loro in «quel bizzarro e incoerente territorio in cui possiamo incontrare per strada il nostro eroe e commettere ogni stramberia che ci passa per la testa, certi che tutti ci capiranno e apprezzeranno». Pubblicato per la prima volta nel 1898, raccoglie alcuni racconti apparsi sulle pagine dei principali quotidiani inglesi e altri composti appositamente. Dopo il successo di una prima raccolta dal taglio più fiabesco, in queste storie Grahame decise di addentrarsi nell’universo dell’infanzia, cercando di descrivere pensieri e timori dei bambini non così come si ricordano da adulti, ma come realmente si vivono durante quell’età. Attraverso il racconto di piccole delusioni o di sfide che appaiono insormontabili e di grandi paure nate da guai tutt’altro che complicati riesce a restituire una descrizione dell’infanzia lontana dal facile e zuccheroso sentimentalismo. Una menzione speciale per gli adulti, che alla fine – anche se spesso non sanno indovinare le reali preoccupazioni dei ragazzi, promettono e non mantengono, dimenticano regali e concludono un gioco sul più bello – trovano sempre il modo di risolvere la situazione… o almeno questo è quello che bisogna continuare a fargli credere.

Il Cantico dei Cantici

Traduzione e cura di Piero Capelli

Come una mela tra gli alberi del bosco
è il mio amato tra i ragazzi:
mi sono seduta alla sua dolce ombra,
dolce al mio palato è il suo frutto.

Il Club di mezzanotte

di James Patterson
« Un istinto innato per arpionare il lettore.» il Venerdì di Repubblica

Il «Club di mezzanotte», una misteriosa organizzazione criminale di individui senza volto e senza scrupoli, gente che ha soldi e potere a sufficienza per arrivare dove vuole, quando vuole: finanzieri, imprenditori, politici e militari. John Stefanovitch lo sa bene: il tenente della polizia di New York infatti ha pagato un prezzo altissimo nel tentativo di fermare uno dei più pericolosi membri dell’organizzazione, lo spietato Alexandre St. Germain, il «Danzatore della morte». Ora John non ha più nulla da perdere e attende soltanto l’occasione per vendicarsi. E quando incontra Sarah McGinnis, una brillante giornalista che da anni indaga sul Club, capisce che il momento è giunto: il momento di andare sino in fondo…

Il gatto che camminava da solo

di Rudyard Kipling

Perché il Dromedario ha la gobba? E l’Elefante, perché ha la proboscide? Per soddisfare la curiosità di Josephine, la figlia maggiore, Rudyard Kipling scrisse e illustrò queste favole: apprendiamo così anche noi, insieme a lei, come siano venute le macchie al Leopardo, e facciamo conoscenza con il misterioso, enigmatico Gatto che cammina da solo. In queste pagine, introdotte da Alberto Mattioli, prende vita un mondo fantastico, popolato di animali parlanti: un mondo che, «con un retrogusto surreale alla Lewis Carroll», promette di divertire, oltre ai bambini, anche la sterminata popolazione di quanti venerano i felini di ogni taglia.

Benedette guerre: Crociate e jihad

di Alessandro Barbero
Barbero tocca i nodi fondamentali della scelta cristiana di liberare il Santo Sepolcro e dell’incontro/scontro fra il mondo cristiano e quello islamico che ne seguì. Vediamo l’intreccio tra l’impulso religioso dei cristiani che partono per la Crociata come per un pellegrinaggio, sia pur armato, le spinte espansionistiche di un’Europa in forte ripresa economica e demografica, l’indiscussa autorità politica della Chiesa di Roma. Romanziere, oltre che storico rigoroso, Barbero tratta le vicende in uno stile scorrevole, quasi un racconto fatto a voce accanto al camino. Un esperimento di grande fascino. Anna Foa

Barbero racconta come le Crociate pongano un problema analogo a quello odierno, in seguito agli attacchi terroristici. Come giustificare le Crociate, un’impresa impossibile da realizzare se non ammazzando i nemici, quando il sesto comandamento vieta di uccidere? La soluzione trovata da Urbano II era di rimettere i peccati di chi fosse caduto combattendo gli infedeli: soluzione ambigua perché un peccato rimesso è sempre un peccato.
Guido Barbujani, “Il Sole 24 Ore”

Le Crociate, raccontate in modo diretto e brillante da Barbero, sono tremende esplosioni di violenza, forma sui generis di pellegrinaggio, valvola di sfogo per un’Europa sovraffollata; ma sono anche il momento in cui due mondi rivali, che non sanno di avere profonde radici comuni, si incontrano e si descrivono a vicenda.